18 luglio, 2008

Confettura di pesche e karkadè

...perchè iniziare la giornata con la propria confettura è un'altra cosa :) ... così genuina, così inaspettatamente buona! ...si è rivelato molto buono anche il karkadè, che oltre a colorare tutto di un bel rosso, ha anche donato una nota fiorita... per chi nn lo sapesse, il karkadè, anche noto come fiore di ibisco, nasce come pianta arbustiva originaria dell’Africa tropicale, di cui si utilizzano i fiori gialli dal calice rosso carnoso. Dall'infusione dei suoi petali si ottiene una bevanda rinfrescante e dissetante, lievemente acidula e dal colore rosso intenso...inoltre, non contiene principi stimolanti (caffeina o altro) ma solo rinfrescanti, e per questo, tradizionalmente nei lunghi viaggi, gli africani ne tengono in bocca un fiore secco... io mi sono ritrovata sotto ai denti qualche suo fiore secco -anzi rinvenuto- stamattina nella mia marmellata... e nn era male!! ..e non ero in viaggio!
Per due vasetti, 750-800 gr di pesche a pasta gialla, 300 gr di zucchero, 10 gr di karkadè, la scorza e il succo di mezzo limone nn trattato, un paio di semi di cardamomo.
Acquistate un kg di pesche a pasta gialla, per ottenerne 800 gr circa senza buccia e in minuti tocchetti. Immergete i barattoli in acqua fredda, ponete sul fuoco il tegame a fiamma bassa e lasciate sobbollire per circa 10 minuti; poi spegnete il fuoco, estraete i barattoli, avendoli fatti prima raffreddare un pò; asciugateli perfettamente con un panno pulito (questa operazione è fondamentale per la buona riuscita della conserva. Su consiglio di Cristiana, che ha lasciato un utile pizzino su questo post, bisogna lavare BENE con sapone per stoviglie i barattoli, sciacquarli bene e lasciarli bagnati, metterli sul piatto del microonde e far asciugare per 10 minuti a massima potenza). Ponete sul fuoco, a fiamma bassissima, le pesche, la scorza grattugiata di mezzo limone e il suo succo, qualche seme di cardamomo e 10 gr di karkadè, dal bollore lasciate sul fuoco per una decina di minuti, mescolando sempre.
Trascorsi i 10 minuti, eliminate il cardamomo e aggiungete lo zucchero, mescolate bene e cuocete per circa 15-20 minuti, fino a quando la confettura avrà raggiunto la giusta consistenza (per testare ciò, versate un cucchiaino di confettura su un piatto pulito, inclinate il piatto e valutate la velocità di scivolamento, alla giusta consistenza lo farà molto lentamente!).
Spegnete il fuoco, trasferite la confettura, ancora bollente, nei barattoli, colmandoli; chiudeteli bene, capovolgeteli e lasciateli raffreddare (per essere più sicuri bollite i barattoli: immergeteli di acqua fredda, avvolti in canovacci separati, e ponete il tegame sul fuoco a fiamma molto bassa; dal bollore lasciate sul fuoco per una decina di minuti, poi spegnete e lasciate che si raffreddino sempre immersi nella stessa acqua; dopo questa operazione potrete conservare la vostra marmellata per oltre un anno e magari aprirla un freddo mattino di febbraio per fare un tuffo nei profumi della bella stagione; se invece non riuscirete a resistere, rallegrate subito le vostre colazioni estive, ma badate a conservare i barattoli in frigorifero e consumare tutto nel giro di un mesetto ;)

28 commenti:

Serena ha detto...

buono il karkadè ... mi hai ricordato un sapore che non provo da molto tempo...

Fra ha detto...

Terza ricetta che vedo in cui si utilizza il karkadè...mmmm....mi state facendo proprio venire voglia di sperimentare qualcosa di meno canonico che la classica bevanda. E iniziare con questa marmellata (il colore è bellissimo) mi sembra un ottima idea
Un bacione

xyz ha detto...

Interessante, molto... pane e marmellata e inizio bene la giornata :-)


Ma la procedura? Metto tutto in un tegame immagino e faccio bollire, ma per quanto tempo?


Grazie...

Anonimo ha detto...

quano mi sposi, regina della cucina e dell'amore?

giuseppe cannata

I'm Gi ha detto...

Che delizia! Buonissimo il karkadè!
Perchè non passi da me a ritirare un bel brillante?
http://favoledipane.blogspot.com/
E' molto semplice basta che segui il regolamento!
Ti linko fra i miei blog preferiti!
baci
Joe

Bicece ha detto...

domani mattina vengo a fare colazione da te!!
..vedo che hai anche una richiesta di matrimonio tra i commenti...interessante!!!Sara

bian ha detto...

ciao a tutti!!!
adesso mi metto d'impegno e scrivo bene ricetta e metodo di sterilizzazione dei barattoli...

hai ragione Sara! c'è anche una proposta di matrimonio... del mio amico giuseppe!! a cui io suggerirei di riprovare più astutamente con un un bel trilogy, anzi con un bell'eptalogy, che fa più scena... eheh :D

morrison ha detto...

Ciao Bian, sono curiosissimo, voglio sapere tutto dei barattoli, non mi sembrano i classici "4 stagioni" (per fortuna...) mi sembrano molto carini, allora??????
;-) un saluto e complimenti come sempre.

bian ha detto...

che occhio morrison! è vero, non sono i classici barattolini 4 stagioni...questi hanno il tappo in vetro totalmente indipendente, che chiude ermeticamente il contenitore grazie a due ganci in acciaio, un pò come avviene con le cornici picoglass.. sono carini! ovviamente li ho riciclati...originariamente contenevano gelatine al vino comprate in Austria!eheh... magari in giro si trovano...

Mirtilla ha detto...

ottimo binomio ;)

Anonimo ha detto...

ciao a tutti.

mi chiamo cristiana e, ormai da una vita, sono laureata in chimica alimentare.

tra le tante cose che amo fare in cucina ci sono le marmellate, confetture, composte e via dicendo.
vi propongo un modo veloce, pratico, efficiente e sicuro per sterilizzare i vasetti.

io uso i bormioli, per il semplice motivo che sono gli unici prodotti reperibili in commercio per uso domestico.

il quid non sono tanto i vasi quanto le capsule, che vanno sostituite ogni volta.
bormioli è l'unico che vende le capsule, e quindi a casa ho decine e decine di vasi e vasetti bormioli.

per sterilizzare i vasetti, e veniamo all'argomento sensibile, il modo più vicino a quello industriale (che può essere lungamente discusso ma ha come obiettivo la salute pubblica ... per il semplice motivo che altrimenti l'azienda produttrice va incontro a rogne di ogni tipo) è questo:

si prendono i vasetti e si lavano BENE con sapone per stoviglie.
si sciacquano altrettanto bene e si lasciano bagnati.
si mettono sul piatto del microonde e si fa partire il microonde in concomitanza con la cottura della frutta per 10 minuti a massima potenza.
l'acqua che bagna i vasetti in questo tempo in questo si scalda, sterilizza i vasetti e l'ambiente (i vasetti risulteranno asciutti).

non aprire il microonde fino a quando si devono riempire i vasetti.
OCCHIO: il vetro è caldo, e brucia.

con questa tecnica si deve invasare con la marmellata bollente (vetro e marmellata hanno una temperatura paragonabile, e non c'è rischio che i vasetti si rompano, con grande rottura di scatole per la pulizia e il rischio di ustioni).

i vantaggi del microonde sono molteplici:
1. non dover impegnare una marea di pentole
2. sterilizzazione efficiente dei vasi
3. invasamento a caldo
4. durata "eterna" delle marmellate


ultima nota: il microonde è un sistema di "cottura" che presume la presenza di acqua. è infatti questa molecola che viene sollecitata nel campo elettromagnetico indotto dal microonde. la sollecitazione (energia cinetica) dell'acqua si traduce in urti tra le molecole. gli urti producono calore ... tanto calore.

ciao ciao,
cristiana

bian ha detto...

Ottimo Cristiana! Grazie delle informazioni e del consiglio! Peccato che ancora io non abbia un microonde! :) rimedierò presto!

Cookie ha detto...

Ciao Bian, che bel colore questa confettura! Da poco ho usato il karkadè in un cake ma il dolce si è stranamente colorato di verde! :-D

bian ha detto...

coai cookie!ma come è possibile?? di verde??incredibile...

xyz ha detto...

Grazie per le spiegazioni cosi' dettagliate, dovro' proprio procurarmi delle foglie di karkade' per provare...

Pensandoci, mi e' venuto in mente che si potrebbero tentare altri abbinamenti, magari anche rischiare qualcosa di folle: albicocche e salvia, pesche e petali di rosa, prugne e violette, limoni e menta... troppo estremo?

bian ha detto...

no nutella, non mi sembri estremo...a dire la verità questa marmellata doveva essere proprio di pesche e petali di rose, che evevo letto in uno dei miei libri, ma poi non mi sono fidata delle rose e ho optato per il karkadè.. :)

xyz ha detto...

...scusate, un'ultima cosa. Il karkade' immagino si acquisti in erboristeria giusto? Serve fresco o essiccato? Le foglie o i fiori? Si vede che non sono esperto vero?

Grazie...

xyz ha detto...

(in ogni caso se trovo i petali di rose provo con quelli, da qualche parte ho anche un'altra ricetta con i petali di rose...)

Fairyskull In Cucina con Me ha detto...

Ganzissima questa ricetta !!! Ciao Lisa
http://ricettedafairyskull.myblog.it/

emilia ha detto...

Bella, in effetti e' un ottimo modo di iniziare la giornata ;)

Sara B ha detto...

dev'essere una meraviglia.. davvero otima per iniziare bene la giornata :-) ho una pianta di ibiscus a casa dei miei, con dei fiori rosa magnifici... sarà quella del karkadè? :-O

ReJecT ha detto...

io amo fare le marmellate.. ma non trovo mai la frutta che voglio!!! uffaaa..
le pesche però qua non mancano di certo e allora andrò a comprare il karkadè---

bian ha detto...

ehi salsadisapa! penso sia la stessa pianta, però non ci giurerei...ovvero, eviterei di improvvisare un karkadè casalingo :) meglio prenderlo in qualche buona erboristeria!

xyz ha detto...

...la marmellata e' sul fuoco. L'odore e' fantastico, il sapore anche. Quello che mi rende perplesso e' che sono quasi finiti i tempi indicati (10 minuti poi altri 20/25) ed e' ancora parecchio liquida. A sensazione dovro' lasciarla altri 15/20 minuti almeno.

Altra cosa. La sterilizzazione in microonde. ATTENZIONE! Il mio microonde non e' stato molto contento, in effetti nelle istruzioni e' sempre specificato di non farlo funzionare a vuoto perche' si formano onde stazionarie che potrebbero danneggiarlo o peggio. Ho risolto aggiungendo insieme ai barattoli vuoti e bagnati un bicchiere (o comunque un contenitore adatto) con due dita d'acqua.

bian ha detto...

...mmm..nutella, io credo che dipenda dalle pesche, dalla quantità di acqua che contengono! Ad ogni modo bisogna far cuocere la marmellata fino a che nel test del piatto scivoli lentamente!

xyz ha detto...

Allora le mie contenevano parecchia acqua... alla fine hanno bollito quasi 3 ore! A dire il vero, forse, ho esagerato un po', anche perche' raffreddandosi dovrebbe indurire. Comununque ne sono venuti due vasetti da 250 g praticamente pieni.

Ora vado a preparare il secondo giro: pesche e menta... magari le faccio bollire solo 2 ore e mezza...

Ps. Nei supermercati Bennet ci sono i vasetti Bormioli 4 stagioni in offerta!

xyz ha detto...

Ok, per oggi le fatiche sono finite... pesche e menta, bollita per 2 ore e 30 minuti. Sembra un'insalata :-) Forse 10 g di menta sono troppi? In ogni caso l'odore e' incredibile, il colore e' tra il giallo e il verde. Appena riesco faccio anche una foto.

Ora che ci ho preso gusto... cerchero' nuovi abbinamenti. Vista la stagione vorrei provare con le albicocche, ma con cosa le abbino?

xyz ha detto...

Nel post sul mio blog (Pesche e...) potete vedere le foto dei vasetti...

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