...si tratta di piatto di chitarre al nero di seppia!Qui in Sicilia non si butta niente...con l'inchiostro della seppia facciamo miracoli! Se non vi impressiona mangiare cibo di questo colore, è da provare...buonissima...
Ingredienti: per 4 piatti di pasta, una seppia freschissima da 300gr/ mezza cipolla/ 1 spicchio d'aglio/ 250 gr di pomodoro pelato/ 1 dito di vino bianco secco/ peperoncino/ sale/ chitarre (io ho usato quelle Garofalo)
In un tegame soffriggi in 4 cucchiai di olio evo la cipolla tritata e lo spicchio d'aglio diviso a metà. Aggiungi i pezzi di seppia, mescola per un paio di minuti e poi sfuma con il vino bianco.
Aggiungi adesso il pomodoro e mescola, subito dopo aggiungi la vescichetta di inchiostro (che dopo qualche minuto di cottura si romperà da sola, colorando tutto!!!) e il peperoncino.
Lascia cucinare per circa 15 minuti. Quasi a fine cottura aggiusta di sale.
Fai bollire le chitarre in abbondante acqua salata, scolale ancora al dente perchè poi dovrai spadellarle con il condimento e lì continueranno la loro cottura (tieni da parte un pò di acqua di cottura, da usare qualora la pasta si asciugasse troppo mentre la spadelliamo).
Prima di servire completa con una spolveratina di prezzemolo tritato.
14 commenti:
Questo piatto di pasta mi ha fatto cambiare idea sul menù di questa sera...che però ho già imbastito a metà. Se trovo una bella seppia con la sua vescichetta lo metto in progress per domani. A proposito della faccetta che sbuca dai miei commenti, sono felice che metta allegria...e non spaventi!!! Glò
allora bisogna gustare il piatto con un bel disco dei cure o degli smiths! mi inviti a cena! le seppie e il loro nero mi piacciono molto, anche se, a volte, l'inchiostro è pieno di sabbiolina che scricchiola sotto ai denti! mi ero dimenticato di venirtyi a trovare, adesso ti aggiungo al blogroll! saluti golosi cat
La versione catanese prevede anche l'aggiunta di un manciata di pisellini nel sugo... comunque è buonissima!!!
che bel "fisico" la seppia...
che bei post che hai fatto! pieni di cibi genuini che mi mettono gioia. E belle le tue foto, molto. Mi piace sempre venirti a trovare. Gnam!
sei davvero una bella scoperta!!!!
Mi piacerebbe tanto se mi componessi un menù siciliano x cena importante. Grazie Biancomangiare
Buongiorno a tutti! grazie per i complimenti (per Ape: anche la seppia ringrazia!)...
per biancomangiare, certo che potrei comporre un menù siciliano per te...ci devo pensare un pò... comunque c'è già qualcosa di interessante sul blog...
Queste chitarre sono proprio belle e buone!!!! :)
ciao cara
anceh io uso la stessa ricetta....ma opto per gli spaghetti ruvidi... li usiamo spesso in casa....
buonissima!!!!
ora ho un inico problema mi hai fatto venire la voglia di nero di seppia e non lo ho a disposizione
baci baci lalla
Non ho potuto fare a meno di essere attratta da questo titolo originale... E poi la seppia... Secondo me è un po' mistrattata poverina... Pensa che in uno dei miei primi incontro con quest'ottimo mollusco credevo che gli occhi fossero i sacchetti del nero (in realtà il sacchetto vero e proprio era già stato rimosso (ladri!!!!)) perchè nel pulire l'animale maldestramente li ho fatti scoppiare e mi hanno inchiostrato mezza cucina (quella vecchia...)!
venere..mi ha fatto troppo ridere sta storia dei sacchetti di inchiostro...
cmq è vero..a volte nn c'è la sacchettina, forse la rubano davvero...mah?!
Intanto complimenti per questo blog.
La pasta con il nero delle seppie è davvero prelibatissima, vorrei aggiungerci un piccolo tocco... mentre la pasta cuoce, fate tostare con un poco di olio,in un padellino, della mollica e aggiungetela singolarmente nei piatti...vedrete che buona..
manuela
Io la vescichetta la aggiungo a fine cottura della salsa, così mantiene un nero più nero; un vecchio pescatore mi disse un giorno che il nero di seppia non va daccordo con il fuoco.
Inoltre a fine cottura grattuggio nella salsa un pochino di scorza di limone che aggiunge freschezza al tutto.
Complimenti per lo splendido blog.
CDMC
anche io faccio così alcune volte... è vero...aggiungere la vescichetta a fine cottura, a fuoco spento, fa molto più nero!
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